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Il peperoncino aiuta a combattere i tumori

Lo stesso composto dei peperoncini che provoca il bruciore in bocca sembra uccidere le cellule del cancro alla prostata.

Un nuovo studio ha dimostrato che in topi trattati con il composto dei peperoncini, la capsaicina, il volume dei tumori alla prostata si e´ ridotto ad un quinto di quello dei tumori non trattati. I ricercatori del Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles negli Stati Uniti, hanno studiato l´effetto della capsaicina in vitro ed hanno potuto dimostrare che la capsaicina diminuisce fortemente la proliferazione delle cellule di cancro alla prostata in coltura. Questo effetto e´inoltre dipendente dalla dose usata, cioe´aumenta all´aumentare della dose di capsaicina. Le cellule muoiono attraverso la apoptosi, la cosiddetta morte cellulare programmata, che dal 3% ottenuto alla basse dosi di capsaicina sale al 75 % causato dalle alte dosi. Secondo l´autore Koeffler, la capsaicina attiva una via molecolare che porta alla morte delle cellule, probabilmente tramite una cascata di eventi che inibisce il rilascio del fattore di trascrizione NF-kappa B, il quale in molte cellule tumorali favorisce la sopravvivenza. Questo e´di fondamentale importanza per bloccare la crescita del tumore, visto che appunto i tumori sono caratterizzati da una crescita incontrollata delle cellule. Gli autori hanno inoltre constatato che la capsaicina inibisce la crescita del cancro alla prostata di circa l´80 %.

Da notare che la capsaicina sembra ridurre la crescita di cancro alla prostata ma non c´e´nessun dato riguardo alla possibilita´di prevenirlo, per cui non e´ consigliabile incrementare indiscriminatamente il consumo di peperoncino. Inoltre, non sono ancora stati effettuati studi clinici sugli uomini. Sembra probabile che l´uso della capsaicina possa trovare impiego nel ridurre le recidive di cancro alla prostata, visto che in circa un quarto dei pazienti si riforma il tumore dopo averlo eliminato per via chirurgica.

La capsaicina deve necessariamente essere concentrata in pillole, visto che per ottenere la dose richiesta a seconda del peso corporeo sarebbero necessario ingerire peperoncini in quantitá immangiabili!

Referenza: Cancer Research (DOI: 10.1158/0008-5472.CAN-05-0087)